antiquariato
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L’antiquariato, in cosa consiste effettivamente? Scopriamolo insieme.

Riguardo i collezionisti d'antiquariato molte persone hanno in mente due generi di immagini: quella di un gruppo di esaltati che va rovistando in negozietti scarsamente illuminati e discute con gli antiquari i pregi o quant'altro possa riguardare oggetti sconosciuti; oppure quella di una sala d'aste stipata di ricchi intenditori che offrono folli somme per preziosi esemplari d'arte. Inutile dire che una simile visione si discosta parecchio dalla realtà generale.

La maggior parte dei collezionisti è gente perfettamente normale che si distingue solamente per saper apprezzare materiali incantevoli, fatture accurate, design eleganti e funzionali.
L'acquisto di pezzi d'antiquariato - generalmente intesi come oggetti che hanno più di cinquant' anni - è un campo molto soggettivo. La maggior parte dei collezionisti tende a concentrarsi intorno a uno o due ambiti principali, come l'arredamento stile Regency, i cristalli di Boemia, i netsuke giapponesi o persino le bambole. Costoro sanno anche istintivamente che non ha senso acquistare antichità solo perché sono oggetti ampiamente riconosciuti come "di buon gusto": dopo tutto si vive con ciò di cui ci si circonda. Inoltre i gusti cambiano: uno stile bollato dieci anni fa come poco apprezzabile potrebbe oggi risultare congeniale e addirittura desiderabile agli occhi di un collezionista. Questo è il motivo per cui vale la pena ricercare oggetti d'antiquariato e conoscerli a fondo: è l'unico modo per riuscire ad apprezzarne sia i pregi che i difetti.

Collezionare antiquariato può arricchirci per altri motivi, favorendo lo studio di storia, stili, tecniche e lavoro di singoli artigiani e opifici. Le nuove ricerche e le eventuali scoperte proveranno che il processo di apprendimento non ha mai fine, e al collezionista si offrirà anche la possibilità di comprendere i sottili legami tra arti apparentemente lontane tra loro, scoprendo che non si svilupparono in mondi separati, bensì condivisero le stesse influenze e persino specifiche finalità inaspettate. Tale consapevolezza si somma alla perspicacia personale che i collezionisti serberanno per sé o trasmetteranno ad altri. Il collezionismo può essere perciò inteso come una forma sia di autoistruzione che di piacere, anche per coloro che possiedono la raccolta più modesta.

L'altro grande vantaggio del collezionismo è, ovviamente, quello di essere una forma di investimento. Spesso l'investimento in oggetti d'antiquariato è tuttora erroneamente visto come un'occupazione professionale cui fanno capo mercanti, specialisti ed esperti.
L'acquisto di antichità apprezzate (nulla possiede una garanzia di tipo assoluto) all'interno di un determinato mercato nel quale, durante gli anni precedenti, le valutazioni sono costantemente salite, è un passatempo perfettamente ragionevole per il collezionista comune.
La logica è semplice: se si compra qualcosa di nuovo il nostro bene acquisirà un valore di oggetto "di seconda mano"; se si scelgono pezzi d'antiquariato molto probabilmente si otterrà, dopo qualche anno, lo stesso denaro magari con un certo profitto. Ciò si deve in parte al carattere di rarità: il numero di pezzi risalenti a un certo periodo può solo diminuire. Inoltre bisogna considerare che, a
causa delle pressioni del mercato di massa, sia l'abilità tecnica che la qualità dei materiali sono drasticamente diminuite.

Ciò non significa che non si producono più articoli di ottima qualità, ma la buona abilità tecnica e i materiali raffinati sono oggi incredibilmente costosi.

A ogni modo, avendo deciso il campo che ci interessa di più, dove andremo a cercare i nostri oggetti? La fonte principale di pezzi d'antiquariato sono gli antiquari, le sale d'asta, le vendite all'incanto, le fiere e i mercatini all'aperto di pezzi usati. Tutti affrontano valutazione e vendita in modalità diverse, cosa che va tenuta a mente nella ricerca ai pezzi d'antiquariato.
Gli antiquari sono professionisti accorti e, come chiunque altro, pensano a ricavare un profitto.
Cercheranno di alienare la merce quanto è loro possibile. Ciò che tiene i prezzi entro un certo livello è la concorrenza con gli altri mercanti e il fatto che gli acquirenti privati possono recarsi alle case d'asta e competere con gli antiquari. Tuttavia i migliori tra questi ultimi sono veri e propri studiosi ed esperti nei loro campi. Nella maggior parte dei casi essi sanno rispondere a complessi quesiti e sono in grado di fornire fonti affidabili accanto alla semplice descrizione di un oggetto. Una valutazione dei pezzi in loro possesso può essere utile in fase di contrattazione, sebbene per contrattare veramente si debba essere a conoscenza di cosa si sta parlando: nessun antiquario ha intenzione di vendere a meno di quanto egli ritenga appropriato e uno sconto è molto più probabile nel caso in cui il pagamento avvenga in contanti.

Sebbene più impersonali, le vendite all'incanto e le sale d'asta costituiscono piacevoli fonti alternative per gli acquisti, come succede ad esempio per la vendita di dipinti rari o preziosi, dipinti antichi, pezzi unici o dipinti moderni. Bisogna però tenere presente che un banditore è solamente un agente, per nulla responsabile verso l'acquirente se non entro i termini generali del regolamento d'asta. Il suo compito è di ottenere più denaro possibile per il venditore, obbligato a versare una commissione. È anche molto importante conoscere le condizioni di vendita del banditore in quanto variano da una casa d'aste all'altra. Generalmente sono contenute nel catalogo di vendita dove, tra le altre cose, viene di solito riportato che il banditore non è responsabile per l'autenticità, l'attribuzione, l'origine, la paternità, la data o la condizione di ogni" lotto".

Anche le imperfezioni non verranno menzionate durante la presentazione. Sarà meglio perciò esaminare sempre i pezzi che ci interessano durante il periodo di esposizione al pubblico, solitamente il giorno precedente all'asta. Più la vendita è specializzata e la casa d'aste importante, più avremo l'opportunità di avere esperti a disposizione che rispondano a tutti i nostri quesiti. Inutile ripetere che raramente offrono garanzie assolute: il meglio che possono fare è fornirci un'opinione. Troviamo in fine le bancarelle dei mercati e le vendite all'aperto di oggetti usati. Sebbene siano luoghi divertenti da setacciare alla ricerca di un buon acquisto (in passato alcuni oggetti di valore sorprendente sono stati rinvenuti proprio qui), c'è sempre il rischio che il pezzo possa avere un prezzo eccessivo o, semplicemente, non sia autentico.
Il venditore potrebbe ignorare il valore reale e la provenienza dell'oggetto, oppure non volere rivelare l'informazione.

Poiché esistono centinaia di tipi di oggetti d'antiquariato e da collezione, non tutti potranno essere trattati: gli esempi illustrati saranno di grande utilità per l'identificazione. La scelta è dovuta in parte alla scarsità degli esemplari più antichi e pregiati, molti dei quali sono conservati nei musei o fanno parte di collezioni permanenti; quelli che si possono trovare presso i venditori specializzati e alle aste saranno probabilmente troppo costosi e perciò ben al di là delle possibilità del collezionista medio.

Ciononostante questi esemplari non vanno affatto ignorati: stabilendo ciò che è realmente pregevole nell'ambito antiquario prescelto, sarete più facilmente in grado di determinare il valore dei pezzi in vendita. Alla fin fine, è ciò che vi piace che dovreste acquistare, anche se le condizioni non sono perfette. Il collezionare dovrebbe essere soprattutto fonte di piacere, e per il collezionista comune la piccola sbreccatura di una tazzina o di un piatto non deve sminuirne la bellezza e il piacere di possederli. Ciò potrebbe addirittura ravvivare il desiderio di cercare: dopo tutto, continuando a girare, potreste scovare un identico esemplare in condizioni perfette.


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