PAVIMENTI IN RESINA
PAVIMENTI IN RESINA

I PAVIMENTI IN RESINA E IL FENOMENO DELL’ OSMOSI

Sono decenni che i produttori fabbricano pavimenti in resina che i consumatori acquistano principalmente per la loro robustezza.
Questi rivestimenti sono costituiti con una resina di base che, mescolata con un indurente reattivo induce alla polimerizzazione una fase fondamentale per la loro formazione.

In fase di posa in opera s’incolla il pavimento in resina su superfici diverse con particolari colle o adesivi che formano uno strato intermedio permeabile. Un esempio concreto è quello di pensare al calcestruzzo come a una fetta di pane, la resina l'altra fetta e l'adesivo la farcitura che tiene le due fette assieme. Durante l'approvvigionamento l'umidità fluisce dalla soluzione più liquefatta a quella più condensata cioè la resina.

Gli strati autoadesivi provocano una migrazione di umidità in modo disuguale permettendone il passaggio sicuro fermando invece le sostanze disciolte. In parole povere, l'umidità riempirà solo uno dei due strati a spese dell’altro.
I pavimenti in resina possono dare origine a un fenomeno chiamato "osmosi" una vera minaccia per la buona riuscita del lavoro se non si prendono le dovute precauzioni. Alcuni costruttori posano i rivestimenti in resina senza informarsi adeguatamente sugli eventuali danni che l'umidità può provocare dando origine a bolle osmotiche. Tutte le volte che un elemento attraversa più liberamente uno strato piuttosto che l'altro ci troveremo di fronte a uno squilibrio. È indispensabile affidarsi sempre ad aziende serie in grado di eseguire i lavori di pavimentazione con la giusta preparazione, lo studio approfondito della superficie da mira a evitare qualunque danno imputabile all'osmosi.

Non c'è nessun metodo infallibile per prevenire questo fenomeno tuttavia, misurare il tasso di umidità fornisce agli installatori importanti dati per prevenirlo e, in caso di manifestazione, intervenire tempestivamente per interromperne il processo. In caso di umidità troppo elevata è opportuno valutare se un pavimento in resina è veramente la scelta migliore.
Le misure precauzionali sono molteplici e andando per fasi possiamo sintetizzarle in questo modo: ridurre al minimo la quantità di sali solubili durante la preparazione del calcestruzzo.                                          
Mettere una barriera di vapore di sotto la soletta.                                                                                             
Evitare l'utilizzo di acido  nitrico per preparare la superficie prima dell'applicazione del pavimento in resina.                                                                        
Controllare che tutti i componenti siano proporzionati e adeguatamente amalgamati.                           
Verificare il contenuto di umidità delle lastre durante l'essiccazione e la polimerizzazione per avere la certezza che tutto sia andato per il verso giusto.
Eseguendo in maniera dettagliata tutti i passaggi sopradescritti, otterremo un pavimento in resina liscio e senza imperfezioni, visibilmente gradevole e calpestabile senza problemi per molti anni.


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