Secondo alcune fonti, gli anagrammi venivano già utilizzati dai nostri antenati. La loro origine è incerta ma, questa tecnica linguistica era nota e particolarmente apprezzata dal popolo ebraico, specialmente i cabalisti.
Si dilettavano infatti a rivoluzionare le lettere di parole e frasi, per scoprirne i loro misteri. Alcune dimostrazioni arrivano anche dai popoli di Roma e della Grecia, nonostante gli anagrammi latini arrivati ad oggi dimostrano diverse imperfezioni.
L'anagramma arrivò in Europa verso il XVI/XVII secolo, diventando in breve tempo molto popolare. Questi "giochi" furono apprezzati a tal punto che alla corte degli Stuart e di Carlo IX erano presenti diversi anagrammisti. Uno dei più noti fu Thomas Billon, alla corte di Luigi XIII.
Coloro che nei secoli hanno utilizzato gli anagrammi sono stati spinti da motivi differenti. Alcuni personaggi anagrammarono nomi per nascondersi dietro pseudonimi, altre volte per evitare la censura o per nascondere agli occhi dei profani importanti scoperte, come fece Galileo Galilei con le scoperte sulle fasi di Venere.
Non sempre l'anagramma esce fuori da un nome o una frase in modo naturale. Ecco che, per ottenere un buon anagramma, è necessario aggiungere o togliere delle lettere, in altri casi modificarne qualcuna.
Info su http://www.anagramma.net/