Un appuntamento galante, una cena importante, un appuntamento di lavoro oppure un colloquio: si tratta, seppur in situazioni del tutto diverse, di modalità attraverso le quali, in un modo o nell’altro, ci presentiamo – ovvero presentiamo noi stessi, sia da un punto di vista personale che da un punto di vista esterno – agli altri.
Molte persone, spesso, fanno l’errore di non tenere in considerazione l’importanza dell’apparire, laddove l’apparire è nettamente legato ad un concetto negativo, ovvero quello dell’apparenza contrastante con l’essenza. In realtà, specialmente in una società come quella attuale, capiamo sempre di più come sia importante anche apparire, laddove in questo senso non intendiamo un concetto negativo ma qualcosa di strettamente legato alla nostra essenza, ovvero come qualcosa che – la nostra essenza – la esplicita e la rende nota a tutti.
Chi ha detto che un appuntamento galante debba essere per forza in giacca e cravatta (per l’uomo) o in abito da sera (per la donna)? E chi dice che non si possa andare ad un colloquio di lavoro vestiti in maniera un po’ diversa dal classico tailleur? Ovviamente, se è vero che al giorno d’oggi si può osare, è anche vero che non lo si deve fare con esagerazione e soprattutto non è il caso di farlo in maniera totalmente autonoma: un consulente di bellezza e di immagine – purché sia un professionista, come ad esempio Isabella Ratti – è in questo caso la soluzione giusta.
Ma cosa fa esattamente un consulente di immagine? Lavora sulla persona, da un punto di vista estetico e dell’espressione della sua immagine, ma anche da un punto di vista personale, per cercare di comprendere l’essenza e le caratteristiche di ognuno di noi e valorizzare i punti forti, agendo sull’inibizione di quelli deboli. Non solo dal punto di vista personale, ma anche sulle imprese : infatti, un bravo consulente è in grado di fare anche consulenza aziendale, per migliorare quei difetti che le aziende spesso portano avanti.