Come e perché rendere un edificio a prova di terremoto

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L'Italia è un Paese sottoposto a un'elevato rischio sismico. A seguito del terremoto che ha colpito il Centro Italia il Consiglio Nazionale Ingegneri ha suddiviso il Paese in 3 zone in base al rischio sismico a cui sono soggette e in alcune di queste zone è diventata ormai fondamentale l'esigenza di mettere in sicurezza gli edifici già esistenti, in modo da renderli più resistenti in caso di sisma.

La normativa per la messa in sicurezza degli edifici

Il tema dell'adeguamento sismico edifici esistenti è stato affrontato nel DM 14 gennaio 2008 (NTC08) e si rivolge principalmente agli edifici strategici per la sicurezza pubblica, tra cui le scuole, con l'obbligo per gli enti proprietari di procedere alla verifica sismica di questi edifici, eseguendo, se necessario interventi di adeguamento o miglioramento della struttura oppure riparazioni locali. La valutazione sismica dell'edificio esistente è inoltre necessaria in caso di sopraelevazione o ampliamento della struttura, variazione di classe o di destinazione d'uso dell'immobile. Per gli edifici privati, invece, non ci sono obblighi, quanto piuttosto incentivi e bonus fiscali per incoraggiare i cittadini a mettere in sicurezza la propria abitazione. Il Sisma Bonus, infatti, prevede detrazioni fiscali fino all'80% per chi esegue lavori di adeguamento sulla propria abitazione. Consapevole di queste esigenze e delle normative vigenti, Fermeccanica, azienda edile di Saronno, lavora con ingegneri e tecnici qualificati.

Interventi diversi a seconda dell'edificio

Sul sito Fermeccanica.it si possono trovare utili informazioni riguardo agli interventi di adeguamento sismico che possono essere intrapresi per edifici civili, industriali, scuole, ospedali e strutture di pubblica utilità. L'adeguamento sismico per edifici esistenti varia a seconda di diversi parametri, come la tipologia di costruzione (monopiano o multipiano), il tipo di struttura portante (legno, cemento armato o muratura), le fondamenta dell'edificio e la zona a rischio sismico in cui si trova. La scelta dell'intervento di adeguamento sismico su edifici esistenti deve comunque essere fatta in base alla valutazione tecnica di ingegneri competenti in materia che svolgeranno indagini diagnostiche sull'edificio e prove di laboratorio.

Cosa fare per mettere in sicurezza l'edificio

Molti sono gli interventi da poter realizzare per rendere un edificio più resistenti alle scosse di terremoto. Uno di questi potrebbe essere relativo al consolidamento della muratura della struttura, con delle cerchiature o cuciture metalliche, oppure con reticoli cementati o inserendo delle paretine armate. Se l'intervento di adeguamento sismico deve essere fatto su una struttura di cemento armato è possibile agire sia localmente che a livello globale, inserendo dei controventi metallici o delle pareti sismo resistenti che favoriscono l'isolamento sismico della struttura. Gli interventi possono riguardare anche agli edifici in legno, per i quali possono essere applicati dei sistemi controventati o dei meccanismi per consolidare travi e solai. Nell'ambito dell'adeguamento sismico esistono dei materiali molto utili e all'avanguardia che aziende come Fermeccanica usano per i loro interventi. Tra questi ci sono i materiali fibrorinforzati a matrice polimerica, che servono per realizzare rinforzi in fibra di vetro e in fibra di carbonio, particolarmente resistenti e duraturi. Intervenire per mettere in sicurezza un edificio, specie se si trova in una zona ad alto rischio sismico, può essere impegnativo, ma le alte prestazioni dei materiali e degli interventi edili farà dormire a tutti sonni tranquilli.


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